Nuovo corso, tutto rivoluzionato. proponiamo questi quesiti per trovare una risposta.
- Perché fare una prova specifica?
- Perché usare quel carico?
- Perché non fare un altro tipo di scala o prova?
- Come posso usare e come adatto il mio durometro ai differenti materiali che debbo testare?
- Che rapporto reale ho tra le mie prove di durezza e quelle dei miei fornitori e clienti?
- Che tolleranze posso acettare?
- Quale confronto di affidabilità posso avere tra i vari durometri?
- Ogni quanto debbo controllare l'affidabilità del mio durometro?
- Quali sono le fonti di incertezza nella misura della durezza?
- Esiste un reale rapporto di affidabilità di conversione nelle scale di durezza?
- Quali sono gli accorgimenti più semplici per avere un ottimo risultato di prova?
- La prova più adatta al controllo di durezza in genere è quella data dalla normativa, o del materiale da collaudare, o del manufatto, o dal disegno del cliente o del fornitore. In alternativa ad esso posso modificare o scegliere una prova alternativa a quella indicata, sempre che rispetti essenzialmente il risultato di prova, per esempio posso scegliere in alternativa alla Rockwell una Vickers o viceversa, ma debbo tener presente i fattori di dimensione del campione, la preparazione superficiale, la profondità del trattamento, lo spessore del campione, il materiale. Non è per esempio possibile facendo una Vickers 10 fare una Rockwell C perché la profondità di penetrazione di una Rockwell C (Pre carico 10 e carico finale 150) è nettamente superiore alla HV10, mentre è possibile sostituire una Rockwell C con una HV100 con ottimi risultati. oppure una Rockwell 15N con una HV10 o viceversa. Per le prove Brinell la conversione più efficace è quella con la Vickers ameno che non si tratti di ghisa grigia dove l'unica prova possibile è la 30D ( a partire dalla HBW10/3000 e a scendere . se per le dimensioni del pezzo non è possibile alla HBW187,5/2,5).
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